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Dal 1829, Champagne Bollinger crea vini dallo stile potente, raffinato e complesso, capaci di esprimere gli aromi dell’uva in tutta la loro profondità. Un gusto davvero unico, frutto di una predilezione speciale per l’eleganza del Pinot Noir, di un’eccellenza senza compromessi, di un vigneto straordinario e di un savoir-faire tradizionale tramandato con la massima cura da generazioni, sin dal 1829.
Lo stile Bollinger è unico e riconosciuto come tale dai grandi intenditori: nasce da metodi rigorosi e dal rispetto di principi tramandati di generazione in generazione, in una tradizione che ha sempre posto l’esperienza al centro di ogni gesto. Questo stile racconta il frutto in tutte le sue sfumature. Ha una presenza densa e sottile al tempo stesso, un equilibrio perfetto tra l’intensità dei grandi Pinot Noir e la freschezza degli Chardonnay della Côte des Blancs. I vini Bollinger sprigionano un’effervescenza cremosa, frutto della vinificazione in botti di rovere e del lungo affinamento sui lieviti. Ne deriva un’esperienza di degustazione unica, capace ogni volta di sorprendere.
Sposando Jacques, Elisabeth Law de Lauriston-Boubers sposò anche lo Champagne stesso: i suoi vini, i suoi vigneti, il suo spirito. Nel 1941, alla morte del marito, e appena quarantaduenne, senza figli, la giovane vedova prese le redini della Maison senza esitazione. Stratega lucida, audace e perfezionista, “Madame Jacques” per gli abitanti di Aÿ, o semplicemente “Tante Lily” per la famiglia, rimase impressa nella memoria di tutta la Champagne – e ben oltre i suoi confini. Una figura carismatica, capace di trasformare il destino della Maison con eleganza e determinazione.
Nel corso degli anni, Bollinger ha costruito il proprio patrimonio viticolo nel cuore dei cru più prestigiosi della Champagne. I 180 ettari di vigneti della Maison sono composti per l’85% da Grand e Premier Cru e sono coltivati dalle nostre squadre specializzate in sette territori distinti: Aÿ, Avenay, Tauxières, Louvois e Verzenay per il Pinot Noir attorno alla Montagne de Reims; Cuis per lo Chardonnay nella Côte des Blancs; e Champvoisy per il Meunier nella Vallée de la Marne. Un tratto distintivo ancora più raro risiede in due parcelle storiche, Clos Saint-Jacques e Chaudes Terres, che non sono mai state colpite dalla fillossera. Qui le viti, non innestate, vengono coltivate interamente a mano e propagate tramite la tecnica tradizionale del provignage, preservando così un patrimonio viticolo straordinario. Da queste vigne nasce la cuvée più esclusiva della Maison: Vieilles Vignes Françaises, testimonianza vivente di un’eredità unica al mondo.
